RIABILITAZIONE POST-CHIRURGICA del Legamento Crociato Anteriore (LCA):
- physiohealthweb
- 5 ago 2019
- Tempo di lettura: 2 min
Meglio se in acqua, priorità agli ischiocrurali, leg extension vietata, preferire la CCC alla CCA e non dimenticare la propriocettiva:

Durante la riabilitazione è fondamentale scegliere gli esercizi giusti e meno pericolosi in modo da riportare l'atleta alle condizioni di forma ottimali. Durante esercizi con catena cinetica aperta si è visto che negli ultimi gradi di estensione del ginocchio da 30° a 0° le sollecitazioni a carico del LCA sono notevoli. Da preferire a quest'ultimi gli esercizi a catena cinetica chiusa che non sovraccaricano il legamento operato e determinano uno stimolo buono per lo sviluppo muscolare il tutto con una buona sicurezza di non essere lesivi. Gli esercizi a catena cinetica chiusa inoltre danno la possibilità di eseguire una co-contrazione da parte degli ischiocrurali che si oppongono allo scivolamento anteriore della tibia sul femore. Nell'esecuzione degli esercizi a catena cinetica chiusa sarà importante anche l'angolo di flessione del tronco in quanto "più l'anca si flette più i muscoli che vanno dall'ischio alla gamba subiscono un accorciamento relativo e più si tendono" (Kapandji 1974). Durante il movimento di estensione al leg extension si verificano notevoli forze di compressione e di taglio a livello del LCA, quindi è un esercizio da sconsigliare a chi vuole riabilitare un ginocchio soprattutto nei primi mesi post intervento. Tutto sembra chiaro a questo punto, ovvero chi ha subìto un intervento di ricostruzione del LCA dovrebbe evitare gli esercizi a catena cinetica aperta e utilizzare quelli a catena cinetica chiusa. Le tesi sopradescritte sono state messe in discussione da un articolo apparso su "The American Journal of Sports Medicine" dal titolo "The Strain Behavior of the Anterior Cruciate Ligament During Squatting and Active Flexion-Etension
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